venerdì 29 agosto 2014
Che siamo affascinati dallo spazio, dalle stelle, dall'Universo in generale oramai lo sanno anche i muri. Avevamo raccontato di una nostra zonzolata allo Space Center di Houston qui e ci era piaciuto veramente un sacco.
Inutile dire che al momento di scegliere se visitare parchi a tema come Walt Disney World o il JFK Space Center di Cape Canaveral non abbiamo avuto un secondo di esitazione e quando ci siamo trovati nei pressi di quest'isola in Florida non abbiamo saputo resistere e ci siamo fiondati immediatamente. E sapete che vi diciamo? Che è stato bellissimo, emozionante e ancora più bello di Houston.
Questo complesso costituisce il sito per il lancio di veicoli spaziali della NASA. L'area, che si estende su una superficie vastissima, ben 567 km², e che dà lavoro ad un numero di persone spaventoso, le ultime stime parlano di diciassettemila persone, è suddivisa nelle zone di lancio e controllo e nel settore turistico con il centro visitatori.
Avevamo ritagliato dei coupon per l'ingresso da presentare alle casse sui depliant che avevamo raccattato al punto informazioni al confine di Stato. Consigliamo vivamente di fare altrettanto anche perché, e sul sito non c'è scritto, il parcheggio è a pagamento e viene ripagato in pratica dal coupon.
Nel nostro caso abbiamo deciso di stare un'intera giornata usufruendo del pacchetto base che costava 50 $ e che è acquistabile anche a questo link qui. Inizialmente pensavamo, visto l'interesse e l'occasione, di acquistarne uno più corposo che comprendeva ancora più attrazioni, ma ci siamo resi conto che se avessimo voluto fare tutto il giro completo con cura non ci sarebbe bastato un giorno, e infatti, detto a posteriori, abbiamo fatto fatica a visitare con cura tutte le attrazioni nel pacchetto base dall'orario di apertura alla chiusura, figuriamoci se ne avessimo aggiunte delle altre.
Siamo arrivati alle casse qualche minuto prima dell'apertura e subito ci siamo messi in coda. Abbiamo atteso per circa una mezz'ora il nostro turno e poi siamo entrati nel centro dove di fronte a noi svettava il Rocket Garden, parco con razzi che hanno portato uomini nello spazio.
Sul sito ufficiale del complesso si trova anche una utile mappa del Visitor Complex con la quale potersi orientare con facilità.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata il Bus tour (gratis con il biglietto di ingresso normale). In questo modo si possono vedere la maggior parte delle attrazioni del posto in poco tempo ed avere un'ottima visione di insieme dell'area. Si passa dall'enorme hangar di assemblaggio dei razzi, alle rampe di lancio passando dai binari di trasferimento.
Siamo riusciti a vedere il Crawler-transporter, enorme piattaforma dalle ruote cingolate per il trasporto dei razzi vettori. La struttura pesa ben 2720 tonnellate e viene mossa alla "spaziale" velocità di 3,2 km/h se scarica, e 1,6 km orari a pieno carico.
Uno speaker spiega in inglese i vari dettagli (la non conoscenza della lingua in questo caso può costituire un grosso limite), come vengono organizzati i lanci, come vengono spostati i razzi, la costituzione e l'organizzazione delle rampe di lancio, la costruzione degli edifici e tanti piccoli, grandi dettagli davvero interessanti.
Anche se il bus ripercorre la stessa strada avanti e indietro ci sentiamo di consigliare di restare sulla destra del bus una volta entrati, dalla parte dietro l'autista quindi, per poter godere meglio delle attrazioni.
Una delle esperienze che si possono fare visitando il centro, nonché una delle più famose, è quella della simulazione di un lancio spaziale: lo Shuttle Launch Experience. Purtroppo di questa esperienza nessun visitatore può dare prova poiché ogni zaino, borsa, macchina fotografica, cellulare, collana, o altro oggetto che può essere ritenuto pericoloso viene fatto lasciare prima dell'ingresso. I visitatori vengono preparati psicologicamente al lancio, ogni dettaglio è studiato con cura e per certi versi lo abbiamo anche trovato un po' scoraggiante e quasi intimorente.
Dopo due serie di spiegazioni su ciò che accadrà, i visitatori vengono fatti sedere su delle poltroncine, si allacciano le cinture e si assiste alla simulazione del lancio. In pratica la "navicella" viene inclinata all'indietro di 90° lasciando il pubblico con le gambe a mezz'aria e poi si viene "shakerati" un bel po' simulando lo scoppio dei motori e la partenza nello spazio. Ovviamente ci sono alcuni dettagli imprecisi, ma l'esperienza è comunque stimolante.
Nessuna paura, panico o timore come può far pensare lo speaker all'ingresso e nessun attacco di cuore alle porte. Le avvertenze ci sono sembrate non poco esagerate.
Una parte veramente bella da visitare e in cui vale la pena di trascorrere del tempo per capire bene e approfondire l'argomento è quella dedicata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Nelle sale cinema viene ricostruita la storia che ha portato alla creazione di questa meraviglia del terzo millennio e vengono perfettamente spiegati (in inglese) i passaggi della sua costruzione e di quello che sono gli obiettivi futuri.
Per approfondire questo bellissimo argomento, magari anche in vista di una bella zonzolata proprio a Cape Canaveral, vi rimando alla lettura di Wikipedia qui e ancora meglio sul sito ufficiale della NASA qui.
Possiamo assicurare che l'esperienza è così stimolante e avveniristica che verrebbe voglia di diventare astronauti in seduta stante. E' facile quindi immaginare un bambino che con occhi incantati visita questo posto e uscendo non abbia altro desiderio che cimentarsi nello studio dell'astronomia e dell'ingegneria aerospaziale.
A proposito di bambini, per i più piccoli sono studiati percorsi interattivi appositi che guidano alla scoperta delle navicelle spaziali, della vita nello spazio, a giochi con scivoli, tubi e simulazioni di operazioni nello spazio, come per esempio nell'Early Space Exploration, o il Children's Play Dome. Che poi diciamocela tutta... ci siamo divertiti pure noi a farli. :-)
A pagamento poi ci sono anche altre attrazioni, per esempio la possibilità di pranzare con un veterano dello spazio, ossia con un astronauta al quale poter fare domande e con cui interagire per un'oretta circa, oppure alcuni film nelle varie sale del centro. Non potevano poi mancare (si sa che gli americani sono maestri in questo) gli accattivanti shop dove acquistare ricordini e souvenir a prezzi che abbiamo ritenuto anche piuttosto onesti.
Inutile dire che quando abbiamo visto questi quadri appesi nel percorso di apprendimento, il primo istinto è stato quello di pensare a quanto sarebbe bello poter partecipare ad una tale avventura. Nel successivo nanosecondo il pensiero è andato a tutti coloro che nel futuro avranno l'occasione di vivere realmente queste esperienze. La tecnologia e ciò che stiamo portando avanti ci permette di immergerci in un futuro, forse nemmeno troppo lontano, che però non so se noi adulti di oggi avremo mai occasione di vivere.
E' però straordinario pensare a quello che siamo riusciti a fare ed è bello vedere gli occhi di un bambino sognare quando si approccia per la prima volta alla scoperta dello spazio con il desiderio che da grande potrà vivere certe fantastiche esperienze.
Insomma, se non si fosse ancora capito, siamo rimasti entusiasti di questa esperienza. La giornata è letteralmente volata e purtroppo siamo certi di aver stazionato anche troppo poco in certe attrazioni, dove di materiale da leggere e approfondire ce n'era una marea.
Genitori con figli che diventeranno uomini di domani e che avete in programma un viaggio in Florida: volete vedere i vostri figli sognare? Altro che portarli a Orlando fra pupazzi e personaggi inventati, questo è il posto che potrebbe cambiargli davvero la vita, immergendoli in un sogno tanto grande da fargli brillare gli occhi di meraviglia, stimolandoli a crescere e studiare.
Termino brevemente questo racconto con un luogo altrettanto incantato che vale la pena di visitare, anche solo per una capatina rilassante: la splendida spiaggia di Cocoa Beach, non molto distante dal JFK Space Center.
Portate un asciugamano, sdraiatevi ad ammirare il tramonto sullo splendido oceano Atlantico fino al calare del buio. Magari la Stazione Spaziale Internazionale passerà là da qualche parte sulle vostre teste, chi lo sa.
Quel che è certo è che sarà possibile guardare il cielo, sì con gli stessi occhi, ma con una diversa consapevolezza e un sentimento di ammirazione per l'infinito e il futuro (anche se si sta guardando nel passato più remoto) davvero magico e indimenticabile.
sono senza parole, mio marito è ingegnere aerospaziale e sarebbe il suo sogno quello di visitare il JFK...chissà che prima o poi non riesco a portarcelo!!!
RispondiEliminaNaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaama che figata!!!!!!!!!!!!! pure io ci voglio andare!!! :-D un bacio e buon sabato :-)
RispondiEliminaMa che bello questo reportage magnifico posso immaginare il tramonto che dici, io ricordo sempre il tramono e lo splendido cielo super stellato dal tetto di una casa a Condufuri (RC) non ho mai più visto uno spettacolo cosi sembrava di toccare con mano. Buona fine settimana.
RispondiEliminaMeraviglioso questo post grazie di cuore carissima veramente stupendo tutto
RispondiEliminaMeraviglioso..ho un amore smisurato per lo spazio, e se mai ne avrò l' occasione andrò di certo a visitare il JFK! :)
RispondiEliminaVale la pena di visitarlo, sicuramente è un luogo che non lascia indifferenti :-) Buona giornata e grazie!
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