Qui in montagna con l'arrivo della bella stagione parte la voglia di picnic e gite all'aria aperta, ergo: "E vai di lago!"
Qui in montagna con l'arrivo dell'estate cocente parte la voglia di bagni, sguazzate nell'acqua, giri in canoa o pedalò, ergo: "E vai di lago!"
Qui in montagna con la chiusura della bella stagione parte la voglia di godere di ogni ultimo attimo di sole, di temperatura gradevole, di verde brillante, di passeggiate rilassanti, ergo: "E vai di lago!"
E noi andiamo! Zonzoliamo un po' qua e un po' là.
Una bella zonzolata fra gli innumerevoli e bellissimi laghi che il Trentino offre è quella al Lago di Ledro.
Ci andiamo sempre volentieri, e spesso più di una volta.
Quanto ci piace questo lago!
Ci piace per un sacco di motivi.
Il primo è che non è molto lontano da casa; si trova a pochi chilometri da Trento, Rovereto e Riva del Garda.
In pratica per chi proviene dall'autostrada del Brennero, bisogna uscire a Rovereto Sud e proseguire sulla statale 240 in direzione Riva del Garda e continuare seguendo le indicazioni per la Valle di Ledro; mentre per coloro che provengono dall'autostrada A4, occorre uscire a Brescia Est, seguire in direzione Salò-Madonna di Campiglio fino a Storo e da qui proseguire poi per la Valle di Ledro.
Ci piace poi perché è un lago tranquillo, adatto a tutta la famiglia, immerso nelle montagne e nel verde. Numerose sono le spiagge o i punti dove potersi distendere, prendere il sole e rilassarsi. Ovviamente nei mesi di luglio e agosto la calca c'è eccome per cui per accaparrarsi un posticino all'ombra è meglio partire qualche minuto prima.
Noi siamo andati di recente e la bassa stagione ci ha regalato una pace indescrivibile, prati verdi tutti per noi e panorami mozzafiato.
Non ci siamo però concessi il solito giretto in pedalò o canoa stavolta perché c'era un po' troppo vento.
I punti per noleggiare canoe o pedalò sono in genere alle due estremità opposte del lago (nel verso più lungo).
Vi assicuro che è bellissimo trascorrere qualche attimo di relax cullati dalle acque calme e passando vicini o sotto alle fronde degli alberi sulle sponde più selvagge.
Per chi ama non fare fatica e stare nell'acqua c'è la possibilità di visitare il lago anche con piccole imbarcazioni. Numerosi sono i punti di attracco, come moli o porticcioli.
Ci piace anche perché il posto è pulito e le acque sono cristalline. Se non fosse per la temperatura dell'acqua (comunque accettabile in estate ma mai paragonabile a quella del mare) potrebbe dirsi di essere spaparanzati in una caletta della Corsica o Sardegna.
Ci piace perché è possibile fare tutto il giro del lago a piedi. In tutto sono quasi dieci chilometri di passeggiata nel sottobosco, lungo le spiagge, o lungo tratti ciclopedonali. Vi sono punti di ristoro lungo il cammino per cui è anche piacevole, se non si è abituati, fermarsi a mangiare o bere qualcosa per poi riprendere la passeggiata.
Purtroppo ci sono anche un paio di tratti dove però occorre rimanere a bordo strada.
Il primo è sul versante Ovest. Fortunatamente questo tratto è poco trafficato poiché la strada termina in corrispondenza di un parcheggio e prosegue ciclopedonalmente per chiudere il giro del lago.
Il secondo è sul versante Est, molto più trafficato in quanto via di passaggio nonché di attraversamento del lago. Per ovviare a questo tratto esiste una piccola deviazione (se la si conosce - e siamo qui apposta a dirvela -) che dal termine della ciclabile attraversa il paese di Mezzolago fino a praticamente dietro al castelletto che vedete nella foto qua sotto, dove da lì a poco si riprende la ciclabile.
Il Lago di Ledro è soprattutto noto per i ritrovamenti di palafitte risalenti alla quarta era glaciale.
Questa scoperta archeologica risale al 1929 quando il livello del lago fu, per mano dell'uomo, fatto abbassare per permettere la costruzione della centrale idroelettrica di Riva del Garda.
In quell'occasione migliaia di pali e numerosi reperti furono rinvenuti. Tutti i ritrovamenti sono stati raccolti e adesso sono esposti nel piccolo museo (aperto nel 2006) limitrofo alle palafitte.
Le palafitte che si vedono sono ovviamente una ricostruzione, ma se si vuole vedere qualcosa di davvero antico basta visitare il museo. Per ulteriori informazioni sul museo
questo è il link del sito ufficiale.
Dal giugno 2011 questo straordinario luogo è diventato Patrimonio Unesco.
Per noi è un piccolo angolo di paradiso da preservare, dove trascorrere una giornata zonzolando in pace e serenità.
Non trovate anche voi? :-)